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La nutrizione clinica come diritto umano universale

Diana Cardenas, Maria Isabel Toulson Davisson Correia, Juan B. Ochoa, Gil Hardy, Dolores Rodriguez-Ventimilla, Charles E. Bermúdez, Karin Papapietro, Régis Hankard, André Briend, Winai Ungpinitpong, Katerina Mary Zakka, Teresa Pounds, Cristina Cuerda, Rocco Barazzoni

RIASSUNTO

L’International Working Group for Patients’ Right to Nutritional Care (Gruppo di Lavoro Internazionale per il Diritto dei Pazienti all’Assistenza Nutrizionale) ha presentato il suo position paper sul considerare l’assistenza nutrizionale come un diritto umano intrinsecamente collegato al diritto alla corretta nutrizione e al diritto alla salute. Ogni persona dovrebbe avere accesso ad una corretta nutrizione e alle terapie nutrizionali mediche basate su evidenze, incluse la nutrizione e l’idratazione artificiale. A questo proposito, il malato malnutrito ospedalizzato dovrebbe obbligatoriamente avere accesso a screening, diagnosi, valutazione nutrizionale, con una terapia nutrizionale ottimale e tempestiva al fine di superare la morbilità e la mortalità associate alla malnutrizione, riducendo allo stesso tempo il tasso di casi di malnutrizione correlati ad altre malattie. Questo diritto non implica l’obbligo di nutrire tutti i pazienti in ogni fase della vita e ad ogni costo. Al contrario, questo diritto implica, da un punto di vista etico, che deve essere presa la decisione migliore per il paziente e questo può includere, in determinate circostanze, la decisione di non procedere con la nutrizione. L’applicazione dell’approccio basato sui diritti umani nel campo della nutrizione clinica contribuirà alla costruzione di un focus morale, politico e giuridico al concetto di cura nutrizionale. Inoltre, sarà la pietra miliare alla base delle decisioni politiche e legali nel campo della nutrizione clinica.