La malnutrizione in Italia costa, per difetto, fra i 10 e 12 miliardi di euro l’anno.

Anticipare il più possibile la presa in carico nutrizionale in ambito oncologico, e non solo, è anche un’opportunità per migliorare l’efficacia delle terapie e la qualità di vita dei pazienti. 

È evidente che investire nella nutrizione clinica, anche solo con interventi a basso costo come counseling e supplementazione precoce, potrebbe generare un risparmio di centinaia di milioni di euro, se non miliardi a livello nazionale, riducendo ricoveri prolungati e complicanze. 

In una recentissima intervista al dottor @RiccardoCaccialanza,  

Direttore SC Dietetica e Nutrizione clinica, Fondazione Irccs Policlinico San Matteo spiega il ruolo di percorsi nutrizionali strutturati, l’uso mirato di strumenti terapeutici e il modello lombardo di nutrizione clinica, sottolineando i risultati raggiunti sul piano scientifico e organizzativo; analizzando le conseguenze economiche di una mancata presa in carico nutrizionale, spiegando perché questa è decisiva in ambito oncologico.

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Fonte: Formiche.net