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Indagine: La conoscenza della malnutrizione correlata al cancro

La consapevolezza della malnutrizione legata al cancro e la sua gestione:
analisi dei risultati del questionario condotto tra medici oncologi

Maurizio Muscaritoli, Emanuele Corsaro and Alessio Molfino

RIASSUNTO
Il cancro è uno dei principali problemi della sanità pubblica a livello globale, in particolare nei paesi occidentali, dove è la seconda causa di morte dopo le patologie cardiovascolari. La malnutrizione è comune nei pazienti oncologici e differisce dalla malnutrizione correlata alla fame, risultante invece dalla combinazione di anoressia e deregolazione metabolica, ed è invece causata dal tumore stesso e dal suo trattamento, con conseguente cachessia. La malnutrizione correlata al cancro può portare a molte conseguenze negative, inclusi la prognosi infausta, la ridotta sopravvivenza, l’incremento della tossicità della terapia, la ridotta tolleranza e aderenza ai trattamenti, la ridotta risposta ai medicinali antineoplastici. Le linee guida emanate dal Ministero della Salute nel 2017, le più recenti linee guida di ESPEN e lo studio PreMiO hanno evidenziato l’inadeguato supporto nutrizionale dei pazienti oncologici a partire dalla prima visita e raccomandano l’ottimizzazione della qualità di vita dei pazienti con cancro ad ogni stadio della malattia, anche attraverso interventi nutrizionali specifici proposti da team multidisciplinari. Sulla base delle evidenze appena riassunte, è stato somministrato un questionario ad un campione di 300 medici oncologi italiani di strutture ospedaliere per valutare il loro livello di consapevolezza e percezione della malnutrizione correlata al cancro e le loro proposte per attuare strategie efficaci al miglioramento del supporto nutrizionale nel contesto dei dipartimenti oncologici ospedalieri italiani. I risultati del questionario indicano che, nonostante l’alto livello di consapevolezza tra gli oncologi italiani, la malnutrizione nei pazienti oncologici rimane, almeno in parte, un bisogno clinico non soddisfatto e sono necessari ulteriori interventi per incrementare la formazione e l’assunzione di personale e la creazione di percorsi organizzativi con lo scopo di ottimizzare il trattamento sulla base delle evidenze disponibili.